17 ottobre 2008

Diario di una democrazia. Ma quale democrazia?




24 maggio 2009.

Un'interruzione di mesi... e finisco qui il diario di una democrazia che va a rotoli.
Con gli echi di "un parlamento più snello", "papi", foto di un presidente che si incipria, domande non risposte, una legge sulla sicurezza che impone la paura per poi promettere sicurezza. L'imperatore è nudo. Ma il finale del film "Il caimano" mi torna sempre più spesso in mente.


Roma, 6 febbraio 2009. Eluana, Berlusconi sfida Napolitano
E minaccia: "Cambio la Costituzione"

Il capo dell'esecutivo: La Englaro "è una persona viva, respira
in modo autonomo e potrebbe anche avere un figlio".

Sulla vicenda - delicatissima - di Eluana Englaro, Silvio Berlusconi sfida il Quirinale, ingaggiando una sfida senza precedenti tra governo e presidenza della Repubblica. Il premier decide infatti di ignorare la lettera inviatagli oggi da Giorgio Napolitano, che esprimeva la sua contrarietà verso il decreto legge e lo avvisava di fatto che non lo avrebbe controfirmato perché incostituzionale, e coi suoi ministri dà comunque il via libera al provvedimento. Ma non basta. Perché in conferenza stampa il presidente del Consiglio annuncia la sua volontà di cambiare la Costituzione. E sfida apertamente il Quirinale.
www.repubblica.it

07 ottobre 2008




DAVID RANDALL A FERRARA
“Il futuro del giornalismo è eccellente, il futuro dei giornali non tanto”.


Ferrara. Sabato, 4 ottobre: la Sala Estense è stracolma. Il pubblico attende l’incontro con David Randall, senior editore del settimanale britannico Indipendent e Giovanni di Mauro direttore di Internazionale. Tema dell’incontro: “Il futuro del giornalismo”.



Si tratta di un pubblico giovane: centinaia di ragazzi e ragazze, età media 25, 30 anni. Un misto di sorpresa e soddisfazione: i giovani ci sono e hanno voglia di capire, di conoscere e di esserci. Un’iniezione di ottimismo riguardo il futuro della società italiana.

David Rancall, capelli bianchi, spirito ironico e giacca italiana, sa bene come catturare l’attenzione del suo pubblico. “Alzi la mano chi ha un’opinione sulla guerra in Iraq”. Un mare di mani alzate. “Ora alzi la mano chi pensa di avere notizie fresche di prima mano sulla guerra in Iraq”. Nessuna mano alzata. E così spiega come sui mezzi di comunicazione attuali le opinioni non manchino. Sono invece le informazioni di prima mano a mancare. E ripete che secondo lui non è importante chi procura la notizia, un giornalista oppure un blogger: l’importante è che le informazioni siano verificate.